La valle di Sementina è da sempre un’importante cesura dei territori montani dei comuni di Monte Carasso e di Sementina. Ciò non fu comunque da impedimento per la creazione di “corridoi” di passaggio al di sopra della cascata.
L’insalubrità e la scarsa sicurezza del piano inducevano infatti le comunità di allora ad usufruire delle vie montane – sicuramente non comode – ma comunque migliori rispetto alle condizioni di viabilità della pianura.
Queste vie furono però gradualmente abbandonate con la definitiva migrazione della popolazione dalla montagna verso il piano.
Anche se con minore intensità, taluni di questi percorsi furono comunque utilizzati fino alla prima metà del secolo fintanto che questi territori montani rimasero un importante fattore di produzione, non solo dal punto di vista agricolo ma – specificatamente alle selve sui fianchi della valle - anche per la produzione di carbone.
Contemporaneamente alla perdita della loro valenza economica, si assistette ad un definitivo abbandono dei collegamenti tra le due sponde che fu accelerato anche da una sempre maggiore instabilità del terreno. La creazione o il ripristino di collegamenti sicuri tra le due sponde non è possibile. L’incuria e le diverse frane hanno irrimediabilmente compromesso questa soluzione.
Se escludiamo il sentiero alpinistico a quota 2000 m.s.m, l’attraversamento della valle è ora riservato ad una ristrettissima cerchia di persone particolarmente pratiche dei luoghi, per lo più cacciatori e pescatori. La nostra montagna e tutto quanto sta a nord sono quindi tagliati fuori da ogni collegamento montano con la sponda destra del Ticino che porta al Lago Maggiore.