XXXI Seminario internazionale di progettazione Monte Carasso / 6 - 19 luglio 2024
Fondatore: Luigi Snozzi
Docenti: Mario Ferrari / Giacomo Guidotti / Stefano Moor
Coordinatore: Michele Gaggetta
Invitato: Gilles Delalex (MUOTO) www.studiomuoto.com
Ospiti: Bita Azimi-Khoï (CAB) / Patrick Bonzanigo / Mario Botta / Raffaele Cavadini / Cristina Gonzalo Nogués (GNWA) / Philippe Meier / Nicola Navone
Introduzione e tema di progetto
Il Seminario internazionale di progettazione di Monte Carasso è parte integrante del processo pianificatorio avviato da Luigi Snozzi nel 1979 per l’omonimo Comune, oggi quartiere di Bellinzona.
Se in passato i partecipanti al corso hanno indagato temi d’interesse per lo sviluppo di Monte Carasso, dal 2013 il Seminario si occupa di un territorio più vasto affrontando un tema di stringente attualità: l’aggregazione dei Comuni del Bellinzonese, avvenuta nel 2017. L’obiettivo è quello di sensibilizzare l’opinione pubblica e la politica così da promuovere un riordino territoriale attento all’insieme e al contempo rispettoso delle singole specificità, affinché l’aggregazione non divenga un semplice atto politico-amministrativo. Si auspica che il processo di aggregazione della nuova Bellinzona investa sufficienti risorse economiche, politiche e sociali di questa regione, a favore di una pianificazione territoriale condivisa ed aggregata. Una pianificazione che sappia (ri)mettere al centro del dibattito le questioni spaziali proprie dell’architettura.
Dopo avere proposto nel 2013 un masterplan ed enunciato i principi su cui si fonda, di anno in anno il Seminario approfondisce specifiche aree strategiche del comprensorio, verificando e se necessario modificando le ipotesi iniziali: assumere le montagne, veri e propri “parchi verticali”, come limiti trasversali della città; riconoscere il parco fluviale come spina centrale che struttura, nella sua autonomia, l’intera agglomerazione; porre chiari limiti allo sviluppo longitudinale della città per contrastare l’occupazione illimitata della valle; bilanciare vuoti e pieni nel processo di densificazione urbana; introdurre spazi urbani orientati perpendicolarmente alla valle, per consentire alla città di viverne anche la dimensione trasversale e non più solo quella longitudinale.
Dal 2014 al 2023 sono stati affrontati vari temi con diversi contenuti pubblici e privati: la definizione delle porte nord e sud della città, la riqualifica di alcuni quartieri, la riorganizzazione del centro città da viale Stefano Franscini a viale Giuseppe Motta, il ridisegno degli spazi lungo l’asse ferroviario, la progettazione di uno degli interventi di rinaturazione del fiume Ticino in atto, il collegamento dei quartieri della sponda destra con il parco fluviale.
L’edizione 2024 del Seminario conferma la volontà di continuare la riflessione sullo sviluppo urbano della nuova Bellinzona. Quest'anno, tuttavia, il tema proposto assumerà una scala più architettonica, con l'obiettivo di inaugurare una serie di "esperimenti progettuali" volti a verificare le ipotesi di sviluppo urbano proposte dal masterplan elaborato a partire dall'edizione 2013. In tal senso il tema proposto approfitta della futura edificazione della nuova fermata della linea Tilo in piazza Indipenza per riorganizzare gli spazi, rimasti a tutt’oggi irrisolti, del piazzale Cervia, del parcheggio retrostante al palazzo civico e di piazza Governo. Il riordino di queste aree verrà sostenuto dall’inserimento, oltre che di spazi residenziali e commerciali, di una moderna struttura ricettiva composta da un albergo e da un annesso centro congressuale. Le sfide urbane principali saranno quelle di ridefinire il rapporto tra l’interno e l’esterno delle mura storiche di Bellinzona, rimasto palesemente irrisolto.
Il Seminario avrà il carattere di atelier di progettazione e sarà seguito dai docenti con il contributo di architetti ed esperti esterni. Nel corso degli anni sono intervenuti architetti di levatura internazionale quali Michele Arnaboldi, Raffaele Cavadini, Pierre-Alain Croset, Aurelio Galfetti, Mario Botta, Eduardo Souto de Moura, Livio Vacchini, Esteve Bonell, Gonçalo Byrne, Bernard Huet, Alvaro Siza, Roberto Masiero, Francesco Venezia, Paulo Mendes da Rocha, Silvia Gmür, Henri Ciriani, Pierre Fauroux, Guillermo Vasquez Consuegra, Angelo Bucci, Vittorio Gregotti, Marco Ortalli, Manuel Aires Mateus, João Luis Carrilho da Graça, José María Sánchez García, Gloria Cabral (Gabinete de Arquitectura), José Ignacio Linazasoro, Jan e Pascale Richter, Bernard Quirot, Andrea Bassi, lo storico Alessandro Fonti e i fotografi Gabriele Basilico e Luc Boegly.
Quest’anno, per la conferenza pubblica finale, il Seminario ha l’onore di ricevere l’architetto Gilles Delalex (MUOTO). La conferenza avrà luogo nella serata di giovedì 18 luglio 2024 e si svolgerà all’aperto nella suggestiva cornice dell’antico convento delle Agostiniane.